di Maurizio Martinelli, EDITeam*
“Senza suolo non ci sarebbero né cibo né molte materie prime, non si avrebbe la depurazione dell’acqua e dell’aria, non avremmo molti di quelli che chiamiamo ‘servizi ecosistemici’, indispensabili per la vita sulla Terra”.
Queste le parole enunciate da Carlo Gaudio, Presidente del CREA, in occasione del 43° Congresso nazionale della Società Italiana della Scienza del Suolo (SISS), coorganizzato dal CREA, con i suoi centri di Agricoltura e Ambiente e Politiche e Bioeconomia, conclusosi il 7 ottobre a Roma.
Le sfide della transizione ecologica
Il mondo della ricerca, anche in occasione del Congresso nazionale della SISS, ha confermato di essere pronto alle sfide della transizione ecologica, e questo importante evento è stato l’occasione per fare il punto su una risorsa ancora sottovalutata, ma dal valore inestimabile, affrontando temi che spaziano dallo sviluppo sostenibile, alla biodiversità, alla gestione agricola e forestale, fino ad arrivare alla digitalizzazione delle informazioni sullo studio dei terreni dal punto di vista geologico e agrario.
Occorre saperne di più sulla mitigazione dell’erosione, sulle modalità di reintrodurre funzionalmente la sostanza organica, sul ruolo dei suoi microrganismi e sul riutilizzo delle biomasse derivate dal processo agroalimentare per migliorare la salute del suolo.
Si tratta di conoscenze necessarie non solo al settore agroforestale, ma anche per il contrasto e l’adattamento ai cambiamenti climatici e per il mantenimento degli ecosistemi terrestri e marini a rischio.
Il suolo come risorsa preziosa
“Molti dei problemi economici e sociali a cui assistiamo a livello nazionale e globale dipendono dal suolo. In Italia – ha dichiarato Giuseppe Corti, Direttore del
CREA Agricoltura e Ambiente e Presidente SISS – i suoli in 50-70 anni hanno perso a causa dell’erosione decine di centimetri di spessore e, di conseguenza, il 35% (dato nazionale) della loro capacità di ritenere acqua. Parallelamente, la riduzione di sostanza organica del suolo si andava trasformando in anidride carbonica.
Tradotto – conclude Giuseppe Corti – le più frequenti alluvioni che registriamo negli ultimi due decenni, oltre che a cattiva gestione del territorio e degli alvei, sono dovute alla ridotta capacità del suolo di contenere acqua. Portandosi dietro morti e distruzioni che una seria politica di gestione dei suoli, dei versanti e di recupero della sostanza organica potrebbe considerevolmente ridurre”.
Oltre il 95% della produzione di cibo e, quindi la vita dell’uomo, dipende dal suolo che, nei suoi primi 5 cm, ospita il 90% della biodiversità del pianeta in termini di organismi viventi, che sono in grado di regolare i nutrienti indispensabili per le colture. È un bacino di carbonio globale, riduce le emissioni di anidride carbonica e di altri gas a effetto serra, contribuendo ad aumentare così la resilienza ai cambiamenti climatici, oltre a purificare e regolare le acque (decine di migliaia di km3 di acqua/anno).
Si tratta di una risorsa preziosa e non rinnovabile, visto che per formare un solo centimetro di suolo fertile ci vogliono dai cento ai mille anni. Eppure, oggi, oltre il 33% dei suoli mondiali è affetto da forti limitazioni per la produzione di alimenti e ogni mezz’ora se ne perdono 500 ha, con ricadute significative anche a livello economico, oltre che ambientale: 75 miliardi di tonnellate di suolo coltivabile in meno ogni anno, a livello mondiale, costano circa 400 miliardi di dollari di produzione agricola persa.
Per approfondire la conoscenza sulle attività e gli obiettivi del CREA consulta il Piano Triennale di Attività 2021-2023
Opportunità di impiego al CREA Agricoltura e Ambiente
Il Centro Agricoltura e Ambiente del CREA, che svolge studi e ricerche per la caratterizzazione, gestione sostenibile e modellazione spazio-temporale degli ecosistemi agrari e forestali attraverso un approccio inter e multidisciplinare, ha attivato una SELEZIONE PUBBLICA PER IL PROGETTO PON “RICERCA E INNOVAZIONE” 2014 – 2020 E FSC, in risposta al Progetto “Water4AgriFood”.
Il Bando di selezione pubblica è rivolto all’assunzione per titoli e colloquio di 2 Collaboratori Tecnici (CTER VI livello) fra cui anche Tecnici della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro, uno a tempo determinato ed uno tempo parziale (50%), c/o il CREA-AA di Bari. Scadenza domande entro il 13.11.2022
Documenti correlati
La sede di servizio e di lavoro è il CREA-AA Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente, Via Celso Ulpiani, n° 5 – 70125, Bari.
Il Progetto “Water4AgriFood”
Il Progetto è finalizzato al miglioramento delle produzioni agroalimentari mediterranee in condizioni di carenza di risorse idriche, e verrà condotto dal CREA al fine di incrementare l’uso efficiente dell’acqua (WUE) riducendo gli input-output idrici attraverso:
- monitoraggi agro-ambientali;
- gestione stazioni agrometeorologiche;
- rilievi eco-fsiologici e morfologici su colture in pieno campo;
- gestioni stazioni monitoraggio flussi di linfa;
- relazioni idriche e nutrizionale delle piante;
- rilievo/gestione di dati provenienti da sensori climatici, stima traspirazione, monitoraggio stato idrico del suolo e di dati di interesse agronomico, fitopatologico e ambientale e analisi statistica dei dati.
* EDITeam è un OpenLab di scrittura promosso da UNPISI ed aperto ai colleghi interessati a valorizzare le proprie abilità di scrittura e divulgazione tecnico-scientifica. Gli interessati possono inviare i contributi all’indirizzo email info@unpisi.it
Posted 19.10.22
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