Pubblicato l’ultimo report della Direzione Scientifica INMI Spallanzani con gli aggiornamenti di Salvatore Curiale.

Si riportano di seguito alcuni dati rilevanti:

  • nella tabella relativa a casi e decessi in tutto il mondo è stato inserito, per ciascuna nazione e per ciascun continente, il trend settimanale relativo sia ai casi positivi che ai decessi (pag. 3)
  • un editoriale pubblicato su Lancet sottolinea che la somministrazione della terza dose può essere indicata per alcune specifiche categorie di persone, per esempio gli immunocompromessi o coloro che sono stati vaccinati con un vaccino a bassa efficacia, ma la sua estensione  a tutta la popolazione è ancora prematura, sia perché vi è evidenza che i tassi di efficacia della vaccinazione contro le forme gravi della malattia rimangono molto elevati, sia perché non è ancora nota l’entità e la durata della protezione aggiuntiva garantita dalla terza dose, sia infine perché vanno attentamente valutati i rischi di effetti collaterali di una somministrazione prematura o troppo frequente (pag. 50)
  • il follow-up a sei mesi dei volontari che hanno partecipato alla fase 3 del vaccino Comirnaty, pur evidenziando un certo declino di efficacia, ha comunque garantito un tasso di protezione superiore al 91% contro la malattia sintomatica, e del 97% contro le forme severe (pag. 50)
  • con una circolare del 14 settembre il Ministero della Salute indica come prioritaria la somministrazione di una dose aggiuntiva di vaccino ai soggetti immunocompromessi o che abbiano subito un trapianto di organo. La somministrazione di richiami al resto della popolazione che ha completato il ciclo di vaccinazione è al momento subordinata al raggiungimento di una elevata copertura vaccinale primaria. La strategia di somministrazione di dosi booster in ogni caso darà la priorità ai gruppi più fragili per età o patologie pregresse, o che hanno maggiori rischi di esposizione al virus – ad esempio gli operatori sanitari – (pag. 51)
  • i risultati del trial pan-europeo DisCoVeRy confermano l’assenza di qualunque beneficio clinico del Remdesivir rispetto allo standard di cura per i pazienti ospedalizzati che richiedono la somministrazione di ossigeno (pag. 58)
  • la “Commissione pan-europea sulla salute e lo sviluppo sostenibile”, istituita a marzo 2021 dall’ufficio europeo dell’OMS e presieduta da Mario Monti, ha pubblicato il suo rapporto finale nel quale fissa alcuni obiettivi fondamentali, partendo dalla premessa che la tutela della salute non può essere disgiunta da uno sviluppo sostenibile, e richiede quindi un ripensamento del nostro modo di vivere (pagg. 72-73)
  • il parlamento ha convertito in legge il decreto del 23 luglio sull’utilizzo del green pass, portando la validità a dodici mesi dalla seconda dose per i vaccinati e precisandone l’utilizzo in alcune fattispecie, come per la ristorazione in ambito alberghiero, le feste conseguenti a cerimonie civili o religiose, i centri termali, i centri diagnostici e i poliambulatori. Ai fini dell’ottenimento del green pass della durata di 48 ore i tamponi salivari conformi ai criteri stabiliti dal Ministero della Salute sono equiparati a quelli naso-faringei (pag. 77).

Fonte: SeRESMi INMI Spallanzani Via Portuense, 292 – 00149 Roma