*di Giovanni Rossi (presidente) e Antonio Fedele(vice-presidente)

Quest’anno l’ 8 marzo 2022 sarà una giornata diversa a causa delle cupe ombre della crisi Russa-Ucraina; c’è sgomento e paura ma dobbiamo evidenziare la grande forza e capacità di resilienza delle tante donne Ucraine che scappano con i figli in fuga da paesi bombardati e distrutti; sono loro il vero esempio nella difesa dei valori umani.

Non è pensabile che nel 2022 prevalga la logica del più forte e dell’uso delle armi per risolvere i conflitti, nel mondo nel segno della pace, le donne sono partecipi e promotrici nella mobilitazione che unisce componenti differenti della società civile sotto la bandiera arcobaleno della pace.

Una delle principali sfide del XXI secolo riguarda il bilanciamento di genere nelle organizzazioni.

UNPISI quest’anno coglie l’occasione della annuale ricorrenza mondiale dell’8 marzo, per comunicare che intende sostenere la diversità come principio base dell’innovazione, nella ferma consapevolezza che il contributo del talento femminile è fattore cruciale e differenziante sia per la nostra che per tutte le organizzazioni.

Crediamo pertanto che la forza lavoro futura debba essere bilanciata, e che le organizzazioni hanno l’opportunità e il dovere di guidare la crescita e al contempo generare un impatto positivo a beneficio della società e dell’ambiente.

A tal fine l’Associazione Tecnico Scientifica UNPISI si è posta l’obiettivo di raggiungere, entro il 2025, un bilanciamento 50:50 degli associati in termini di genere.

Adesso è il momento di accelerare il cambiamento per diffondere la cultura dell’uguaglianza, a beneficio di tutti. Abbiamo affrontato questo dialogo insieme ad alcuni partners e grazie al contributo della nostra leadership durante gli eventi istituzionali siamo orientati a divenire acceleratori per la Parità. Se non ora, quando?

La pandemia COVID-19 ha avuto un forte impatto sulla parità di genere evidenziando e ampliando le disuguaglianze esistenti.

L’occupazione femminile dovrà aumentare a un tasso almeno tre volte più rapido di quello maschile fino alla fine del decennio per raggiungere gli obiettivi dell’UE di un tasso di occupazione complessivo del 78% e di dimezzare il divario occupazionale di genere.

Questa è una sfida significativa, considerando che il divario occupazionale di genere è rimasto sostanzialmente stabile a poco meno di 12 punti percentuali dal 2014. Questi risultati sono descritti in dettaglio nello European Jobs Monitor 2021, un rapporto congiunto di Eurofound e del Centro comune di ricerca della Commissione europea, recentemente pubblicato.

Sebbene sia difficile raggiungere gli obiettivi dell’UE in materia di occupazione e ridurre il divario occupazionale di genere, l’occupazione femminile è elevata nei settori in cui è probabile che la domanda continui ad espandersi negli anni a venire. Al contrario, i settori strutturalmente in declino, come l’agricoltura e l’industria manifatturiera, tendono a essere dominati dagli uomini.

Le donne hanno inoltre beneficiato più degli uomini della crescita dell’occupazione in posti di lavoro ben retribuiti: tre settori prevalentemente finanziati dallo stato – pubblica amministrazione, sanità e istruzione – rappresentano la maggior parte della recente crescita dell’occupazione in posti di lavoro ben retribuiti tra le donne.

L’augurio è che la mimosa del 2022 possa diffondere il profumo della pace e far immaginare un domani davvero diverso.

Auguri a tutte le donne da parte della Segreteria Nazionale UNPISI ATS.