di Luca Larini, Segretario Provinciale UNPISI Rieti, EDITeam*

Alessandro Beux e Niccolò Persiani del Centro studi SAPIS – Studi e Azioni per l’Innovazione in Sanità, hanno aperto i lavori del primo Spring colloquium tenuto il 9 e 10 maggio a Villa La Quiete di Firenze, la prima delle iniziative pubbliche dell’ente, costituito nel settembre del 2023, con l’obiettivo di produrre conoscenza e favorire la creazione di gruppi multi e interprofessionali che facciano ricerca insieme, a sostegno di una nuova visione unitaria del sistema sanitario.

I risultati di questa due giorni sono stati straordinari, attraverso la presentazione di un elevato numero di Paper, a dimostrazione che l’attività di ricerca delle professioni sanitarie è vivissima e attivissima, tanto che SAPIS potrà già da oggi contare su un considerevole numero di ricercatori e professionisti-ricercatori: in questa prima edizione sono stati coinvolti 293 operatori che hanno condotto e presentato diversi studi, frutto della collaborazione di 29 aziende sanitarie e 25 università di 17 Regioni differenti.

Avviare un censimento delle attività di ricerca condotte dalle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. Questo l’obiettivo della due giorni fiorentina, iniziata con i saluti istituzionali di Alessandra Petrucci, Rettrice  dell’Università di Firenze, che ha posto l’attenzione sull’importanza dell’interdisciplinarietà fra le professioni sanitarie, «che portano un contributo fattivo nel campo della ricerca. Questa occasione deve essere sfruttata da noi, in particolare, su come migliorare i percorsi formativi quali trampolini di lancio anche per la ricerca»; di Francesco Annunziato, Direttore del Dipartimento di medicina sperimentale e clinica dell’Università degli studi di Firenze, nel suo intervento ha ribadito la volontà di investire sulle professioni sanitarie da parte del Dipartimento dando loro spazio anche nell’accademia; di Teresa Calandra – Presidente della FNO che ha condiviso il proprio sostegno all’evento ed alle potenzialità di SAPIS, ovvero un “luogo all’interno del quale i nostri professionisti e le nostre professioniste potessero crescere nel mondo della ricerca e non solo. La nostra è una comunità particolare, fatta da 19 profili sanitari, e noi abbiamo voluto investire in questo contesto riconoscendone l’importanza, sempre col pieno supporto del Consiglio nazionale”.

Auspicando che il progetto ed il Centro studi possa crescere e far crescere la nostra comunità professionale e dare ancora una volta un ulteriore contributo alla sostenibilità del

nostro SSN, questa giornata è stata una occasione importante perché segna un nuovo inizio a livello nazionale, mettendo al centro il ruolo delle 19 categorie professionali nel contribuire al benessere dei cittadini attraverso un sistema sanitario pubblico capace di garantire universalità e pari condizioni nella possibilità di utilizzare i servizi.

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I Paper presentati a Firenze

Durante la giornata sono stati presentati 73 lavori in 12 sessioni differenti, e ben tre sono stati prodotti da professionisti Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro. Il Tecnico della Prevenzione (di seguito TDP) ha quindi voluto partecipare attivamente manifestando la necessità e l’impegno del ruolo che riveste nel complesso sistema, quello della ricerca e dello sviluppo professionale, che lega tutti i professionisti sanitari nell’ottica dell’interdisciplinarietà fra le professioni sanitarie, volta ad un potenziale ed efficace miglioramento dei servizi che vengono offerti dalla sanità pubblica e dai professionisti stessi.

Negli abstract presentati, che vedranno la relativa pubblicazione su una delle principali piattaforme di pubblicazione scientifica, viene evidenziato come il TDP, nell’ambito delle sue attività specialistiche di ispezione, controllo e verifica, rappresenti, da un lato, un professionista strategico, funzionale ad elevato impatto qualitativo nelle proprie attribuzioni e, dall’altro in grado di poter apportare il proprio contributo in termini di professionalità, così come per le altre figure professionali sanitarie che hanno contribuito a tale evento, anche nel contesto organizzativo e gestionale.

Per ulteriori informazioni ed aggiornamenti circa gli eBook/PDF delle pubblicazioni visitate il sito istituzionale di cui al link: https://centrostudisapis.it/spring-colloquium-2024/

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Gli studi presentati dai Tecnici della Prevenzione

Peculiarità che emergono, peraltro, nei tre studi presentati nelle sessioni del colloquium e che vengono riportati in ordine di presentazione.

Il primo studio “Il tecnico della prevenzione nel Ministero della Salute e la sorveglianza dei dispositivi medici: una funzione centrale per la sanità pubblica” si è concentrato sul TDP impegnato nella sicurezza dei Dispositivi Medici, normata nell’ambito dei controlli nelle fasi di produzione e distribuzione presso fabbricanti e/o gli importatori di DM, con funzioni di componente del gruppo di verifica ispettivo (GVI).

Il secondo studio, dal titolo “Mappatura delle Dirigenze Sanitarie dell’Area della Prevenzione in Italia. Studio pilota nelle Regioni Lazio e Veneto attraverso la somministrazione di una survey” ha evidenziato come dal 2001 il nostro paese stia assistendo ad un’evoluzione professionale del ruolo del TDP, anche per la crescente complessità delle tematiche della prevenzione. Lo sviluppo normativo ha favorito un’evoluzione del ruolo dei professionisti sanitari, chiamati ad adottare nuovi approcci metodologici fondati su criteri evidence-based.

Lo sviluppo e la valorizzazione professionale trovano applicazione concreta con l’istituzione della qualifica unica di Dirigente delle Professioni Sanitarie, che sancisce la piena autonomia delle figure sanitarie non mediche. Non essendo noto nel contesto italiano il puntuale censimento dei profili dirigenziali delle professioni sanitarie dell’area della prevenzione, né il ruolo ricoperto nelle organizzazioni, né il grado di autonomia professionale raggiunto. l’obiettivo dello studio è la mappatura dei Dirigenti delle professioni sanitarie nelle ASL della Regione Lazio e Veneto e, tramite una survey, conoscerne gli aspetti gestionali organizzativi e grado di coinvolgimento nella governance aziendale.

Nel terzo studio dal titolo “I controlli igienico-sanitari dei prodotti di origine animale, vegetale e moca in Importazione: il ruolo del tecnico della prevenzione nei Posti di Controllo Frontalieri”, sono state evidenziate le peculiari attività che svolge il TDP nei Posti di Controllo Frontalieri designati dal Ministero della Salute su base della principale regolamentazione europea, che devono rispondere a specifici requisiti, tra cui la presenza di personale adeguatamente qualificato.

È proprio in questo contesto che il TDP si vede promotore e garante della sicurezza alimentare “a monte” e in ingresso in Italia, e quindi in Unione Europea, di tutte quelle merci che devono rispondere a dei requisiti di rischio e di sicurezza specifici previsti delle vigenti normative di settore. La finalità delle attività sarà la relativa ammissione o non all’importazione e, quindi, ad essere commercializzati o meno anche sul territorio nazionale: in queste attività emerge come la trasversalità, la metodologia, la competenza, l’autonomia professionale, la capacità interpretativa delle normative e la proceduralizzazione siano alcune delle competenze professionali che vedono il TDP tra i principali attori nel contesto dei controlli ufficiali di frontiera.

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Considerazioni conclusive

Ampie sono state le tematiche presentate e discusse allo Spring colloquium 2024 che ci fanno riflettere, tra le altre cose, su alcuni aspetti di fondamentale importanza, che oggi più che mai ci caratterizzano:

  • la necessità di dover continuare e, in taluni casi, di iniziare a ragionare in termini comuni, andando a promuovere le attività di sviluppo e di ricerca alla cui base risiede la professionalità del singolo;
  • la necessità di collaborare, anche attraverso la creazione di gruppi di lavoro, nel proporre e intraprendere azioni comuni volte a connettere tutti gli elementi in nostro possesso e farli confluire in uno stimolo reciproco di miglioramento della professione, del contesto professionale locale e del contesto sanitario nazionale.

* EDITeam è un OpenLab aperto ai colleghi interessati a valorizzare le proprie abilità di scrittura e divulgazione tecnico-scientifica. Gli interessati possono inviare i contributi a newsletter@unpisi.it

lPosted 11.05.2024

 

 

 

 

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