di Maurizio Martinelli e Paolo Moscetta EDITeam*

L’EU-OSHA sostiene che la struttura, l’organizzazione e il monitoraggio del lavoro sono in continuo cambiamento, ed è fondamentale assicurarsi che le imprese adempiano gli obblighi prescritti dalle normative in materia di salute e sicurezza sul lavoro (SSL) con attività ispettive sinergiche e buone pratiche di promozione della conformità nell’ambito della SSL (2021-2024), finalizzate all’analisi dei fattori che influiscono sul rispetto delle norme vigenti e, nel contempo, creare un contesto organizzativo che offra sostegno alle imprese nel loro impegno a proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Come noto, le micro e piccole imprese (PMI) hanno particolari difficoltà a conformarsi alle normative in materia di SSL. Tuttavia, da precedenti ricerche dell’EU-OSHA è emerso che su tale conformità incidono notevolmente determinati fattori esterni:

  • applicazione delle leggi,
  • incidenza della catena di approvvigionamento,
  • servizi esterni in materia di SSL,
  • norme sociali o settoriali,
  • sostegno finanziario.

L’EU-OSHA intende dare impulso alle suddette risultanze passando in rassegna le tipologie di sostegno disponibili e valutando strategie innovative per incentivare la conformità alle normative. Benché sia posta una particolare enfasi sulle PMI, viene altresì considerato l’importante ruolo rivestito dalle grandi imprese nel creare un ambiente che promuova la suddetta conformità.

Fasi del programma di ricerca

Dopo una fase iniziale di revisione generale della conformità in materia di SSL, sono stati individuati due principali rami di ricerca da studiare più approfonditamente.

  • Il primo riguarda gli approcci alla promozione in materia di SSL basati sul mercato e analizza le politiche e le strategie che influiscono sui rapporti con la catena di approvvigionamento al fine di migliorare la conformità alle normative, con particolare attenzione ai settori edile e agroalimentare;
  • Il secondo ramo di studio è incentrato sul ruolo dello Stato, ovvero gli approcci di regolamentazione e applicazione delle leggi volti ad assicurare il rispetto delle norme nell’ambito della SSL, al fine di individuare prassi innovative adottate dagli ispettorati e dai servizi di prevenzione per promuovere la SSL.

Le conseguenze del COVID-19 sulla conformità in materia di SSL

Dalla revisione generale emerge altresì la necessità di esaminare in che modo le difficoltà causate dalla pandemia di COVID-19 abbiano influito sulla conformità in materia di SSL. Ciò risulta ancor più necessario nei settori edile e agroalimentare, dove i lavoratori sono tra i più colpiti dalla pandemia e dalle perturbazioni della catena di approvvigionamento. La ricerca mira a orientare lo sviluppo di politiche volte a migliorare le condizioni di lavoro aiutando le imprese a conformarsi alle normative in materia di SSL.

A seguito dei rapidi cambiamenti che si stanno verificando nell’economia, nell’evoluzione demografica e nei modelli di lavoro, la Commissione europea ha recentemente definito le priorità e le azioni chiave per migliorare la salute e la sicurezza dei lavoratori, invitando altresì tutti gli Stati membri ad aggiornare ed elaborare le loro strategie nazionali in materia di SSL in linea con il Quadro strategico SSL 2021-2027, al fine di garantire che le nuove misure siano applicate nella pratica, e valutarne l’eventuale adeguamento in occasione del vertice sulla SSL previsto nel 2023.

Il contesto italiano e le novità introdotte al TUSL

Con la conversione in legge n. 215/2021 del D.L. del 21 ottobre 2021, n. 146, recante “Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”, sono state introdotte alcune importanti modifiche al D.lgs. n.81/2008 (“Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”), non solo per i lavoratori, ma anche per datori di lavoro e dirigenti.

Tra le nuove disposizioni presenti in legge di conversione segnaliamo:

  • Obbligo di individuazione del preposto alla sicurezza (artt. 18 e 19);
  • Individuazione del preposto in caso di appalto (art.26);
  • Formazione obbligatoria anche per il datore di lavoro e formazione biennale per il preposto (art. 37);
  • Sanzioni per il datore di lavoro e dirigente (art. 55);
  • Sistema di vigilanza (art. 13);
  • Contrasto lavoro irregolare (art.14) e nuovo allegato I, con i casi di sospensione dell’attività imprenditoriale;
  • Introduzione del Sistema Informativo Nazionale di prevenzione (art. 8)

Migliorare la compliance dal basso: l’esperienza di un tavolo di lavoro territoriale 

L’attenzione dell’UNPISI ATS alla tematica è costante, e chi scrive ha già esposto l’interesse alla tematica descrivendo l’esigenza di ripartire dal dibattito democratico dal basso, ovvero ripartire dal territorio per arrivare alle istituzioni, ed è quanto sta avvenendo nel Circolo LASS di Roma con la ripresa del tavolo di lavoro bottom up, nato dalla sinergia di istituzioni ed operatori della prevenzione al fine di avviare una analisi costruttiva sulle novità e le modifiche al TUSL.

Al fine di rispondere alle esigenze di conformità alla normativa SSL, correlandola al miglioramento degli interventi di vigilanza e ispezione alle imprese, vi riportiamo di seguito la sintesi dell’incontro del 19.01.2022, svolto in modalità ibrida (in presenza ed on line) a cui ho preso parte come rappresentante UNPISI regionale lazio.

Alla riunione hanno partecipato esperti di medicina del lavoro e igiene industriale, tecnici e professionisti con un passato di collaborazione con le più importanti realtà industriali del Paese, ma anche rappresentanti delle organizzazioni sindacali, referenti di diverse associazioni e rappresentanti delle istituzioni.

Il focus dell’incontro è stato l’assetto operativo e la linea da seguire nell’immediato e a medio termine sia in termini di “sollecitazioni” verso la politica a cui si devono chiedere risposte e indirizzi a seguito delle recenti novità normative e in modo proattivo inoltrare proposte, ma anche attenzione da porre verso la popolazione di diverse fasce di età per estendere l’azione di promozione della salute anche all’esterno dei luoghi di lavoro con azioni di promozione della salute. Dopo la riunione del 13 dicembre scorso, che è servita come punto di riavvio dell’attività del gruppo di lavoro, costituito a fine 2019 e recentemente ridefinito come circolo, sono emerse tre esigenze:

  1. capire in che direzione sta andando, dopo l’approvazione della L. 215/21, la politica della salute e della sicurezza. Ci sono infatti una serie di domande su temi centrali a cui, al momento, nessuno sembra saper dare una risposta come ad esempio: si manterrà l’assetto impostato dalla 833/78 o si dividerà, formalmente o informalmente, la sicurezza dalla salute affidandola a enti diversi ?;

Il Ministero della Salute e le Regioni manterranno le loro competenze, gli organici dei servizi territoriali verranno rinforzati?

Questi sono punti che meritano la nostra attenzione e azione.

  1. dobbiamo essere presenti e attivi nel contesto politico, cogliendo le aperture e le iniziative che ci possono dar voce, come quella di area progressista che ha aperto un dialogo con il circolo Lass sui temi legati al lavoro, all’ambiente, alla salute e alla sicurezza, sviluppando la capacità di creare reti tra gli stakeholders (parti sociali, istituzioni pubbliche, associazioni di settore, ecc.) esprimendo i nostri punti di vista, le nostre analisi, le nostre proposte.
  2. è necessario orientare l’attività in gruppi di lavoro per dare forza e concretezza alle iniziative del precedente punto e ricercare una convergenza culturale e di linguaggio tra noi e i nostri interlocutori interni ed esterni, puntando allo studio e alla ricerca di soluzioni con un occhio agli strumenti di divulgazione scientifica di temi e argomentazioni che ormai sempre più risultano assenti nel dibattito pubblico e nel patrimonio di conoscenze di tanti, tale da rendere difficoltoso ogni dialogo.

I gruppi di lavoro principali sono:

  1. Sistema Istituzionale – Coordinato da Giuseppe Campo e Marco Lupi
  2. Sistema produttivo e PMI – Coordinato da Giorgio Bollini e Sergio Perticaroli
  3. Benessere organizzativo – Coordinato da Gabriella Geraci e Luciana Bruno

A cui se ne aggiunge un quarto dedicato alla Formazione in termini di approccio, contenuti e strumenti, coordinato da Maurizio Maliore.

Tutti i professionisti che hanno messo il proprio bagaglio di esperienza e conoscenza a disposizione del Circolo LASS daranno il proprio contributo all’interno dei gruppi.

I gruppi di lavoro potranno aprirsi a collaborazioni di singoli, di associazioni, di enti che potranno essere coinvolti nelle attività. La via del coinvolgimento appare infatti quella principale e la più adatta a dare forza alle proposte formulate. Il concetto di rete deve essere centrale anche all’interno del circolo e concretizzarsi con lo scambio di informazioni e di linea operativa tra i coordinatori dei quattro gruppi. Il lavoro e gli esiti in termini di documentazione, strumenti e proposte devono scaturire dal lavoro sinergico, fatto di momenti di scambio e verificato passo dopo passo attraverso riunioni in itinere.

Sarà infine necessario un costante impegno alla concretezza e la predisposizione di un cronoprogramma con il quale fissare le tappe, condividere insieme i contenuti, gli obiettivi e i tempi. La sfida fondamentalmente e la speranza come già accennato è quella di poter avanzare proposte credibili, tecniche e non generate da impulsi emotivi e che possano essere portate  sui tavoli dei decisori politici.

Il lavoro dei gruppi sarà anche indirizzato ad approfondire aree tematiche di cruciale interesse, tra cui:

  • gli infortuni. Creare una sintetica base analitica che permetta a noi e all’esterno di capire perché accadono, in quali settori, con quali modalità e quali sono gli strumenti per affrontarli, attraverso un punto di vista che assimili, ma anche affini e superi gli approcci correntemente utilizzati;
  • nuovi lavori, nuovi settori, Odl. Il mondo produttivo è cambiato e sta cambiando a velocità impressionante, con esso cambiano i rischi e i modi per prevenirli. Ciò che tiene insieme questi cambiamenti è la parallela modifica della cultura organizzativa, dei ruoli e della strumentazione. Questo vale per le imprese come per i settori, in particolare per il Terzo settore, e naturalmente per i lavoratori. Come inserire l’obiettivo del benessere organizzativo ed ergonomico dentro a questi cambiamenti?
  • formazione. la L. 215/21 introduce la formazione per due ruoli: datore di lavoro e preposto e i suoi nuovi compiti e responsabilità. Traspare nella norma la necessità di riorganizzare tutta la formazione. E’ previsto che entro il 30 Giugno di quest’anno ci sia un nuovo accordo Stato-Regioni in materia. Noi cosa diciamo?

Questi argomenti dovranno essere trattati dai gruppi, che potranno divedersi in sottogruppi con altri coordinatori o figure di riferimento, specie nel caso che le tematiche interessino persone o associazioni esterne al Circolo. I tempi di produzione dei materiali conclusivi dovranno essere ragionevolmente brevi in modo da permetterci di agire e anche impostare iniziative: seminari, incontri, webinar che ci facciano esser presenti nel dibattito e nella realtà che attraversa il nostro Paese.

L’attività del Circolo LASS sarà resa pubblica attraverso il sito web https://circololass.jimdofree.com. Il blog sarà lo strumento che utilizzeremo per comunicare all’esterno e all’interno, informarci e scambiarci la documentazione tra i gruppi.

In attesa dei primi risultati, conseguenti all’avvio delle attività, nell’ottica di dare uno sbocco utile al lavoro dei gruppi, deve essere intensificata la rete relazionale con interlocutori politici, rappresentanti delle istituzioni, degli enti e delle associazioni a partire dal livello locale-territoriale con il fine di stimolare un interesse a livello nazionale.

 

* EDITeam è un OpenLab di scrittura promosso da UNPISI ed aperto ai colleghi interessati a valorizzare le proprie abilità di redazione e divulgazione tecnico-scientifica. Le richieste di partecipazione dovranno pervenire via email all’indirizzo newsletter@unpisi.it