di Maurizio Martinelli, EDITeam*

Lo scorso 12 settembre, il Senato della Repubblica ha approvato all’unanimità, con 139 voti e senza contrari o astenuti, la mozione n. 71 per la sicurezza negli ambienti di lavoro, a seguito dell’incidente avvenuto il 30 agosto presso la stazione ferroviaria di Brandizzo (Torino) e la conseguente, tragica, morte di cinque lavoratori impiegati da un’impresa appaltatrice per la manutenzione del tratto ferroviario Milano-Torino.

La mozione impegna il governo a introdurre disposizioni di carattere premiale in favore delle imprese che assicurino ulteriori e più salde tutele per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e a rafforzare le misure sanzionatorie per le imprese che si rendono responsabili di violazioni in tema di sicurezza (punto 3); a promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro in riferimento ad ogni livello di istruzione e formazione, prevedendo altresì il coinvolgimento, con apposite attività formative, delle classi docenti e l’eventuale l’introduzione di un insegnamento ad hoc (punto 10).

Proposte che, ricordiamo, già Italian Summit HSE (il network promosso da Conflavoro PMI di cui UNPISI è componente) aveva consegnato al sottosegretario e senatore Claudio Durigon e all’onorevole Walter Rizzetto, presidente della commissione Lavoro, in occasione dell’ultima riunione ad Ambiente Lavoro svolta a Bologna il 24 novembre 2022.

Pertanto una mozione sostanziale, che impegna il Governo ad attivarsi per contrastare i decessi e gli infortuni dei lavoratori, attraverso le seguenti proposte:

  1. favorire il potenziamento degli organici e delle professionalità degli enti preposti ai controlli in tema di rispetto delle misure di sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro;
  2. a valutare l’opportunità di inserire il settore della manutenzione ferroviaria nella categoria dei lavori usuranti di cui al decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67;
  3. ad introdurre disposizioni di carattere premiale in favore delle imprese che assicurino ulteriori e più salde tutele per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e a rafforzare le misure sanzionatorie per le imprese che si rendono responsabili di violazioni in tema di sicurezza;
  4. a procedere alla celere implementazione del fascicolo elettronico di ogni singolo lavoratore per la sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché a prevedere percorsi formativi premiali in punto di sicurezza del lavoro, tarati sulle caratteristiche peculiari dei singoli lavoratori;
  5. ad individuare, per quanto concerne le condizioni di fragilità che aumentano il rischio infortunistico e la morbilità professionale, le best practice in materia di sicurezza del lavoro, con particolare riguardo ai principi di differenziazione ed adeguatezza rispetto alla dimensione aziendale e al tipo di attività produttiva;
  6. a favorire l’avvio di un’attività conoscitiva sulla transizione digitale e sulle nuove tecnologie e il loro potenziale utilizzo ai fini di prevenzione generale e speciale degli infortuni sul lavoro;
  7. ad individuare nuove tecniche di monitoraggio e aggiornamento, in sinergia con l’INAIL, sui dati di rilievo per gli infortuni sui luoghi di lavoro, con l’obiettivo di raggiungere un rafforzamento delle tecniche e degli istituti di prevenzione e migliorare l’adeguatezza degli interventi correttivi rispetto alla tipologia di infortunio;
  8. a valutare l’opportunità di favorire l’interoperabilità e la piena condivisione, tra l’INL e l’INAIL, delle banche dati rilevanti ai fini delle attività di controllo, nel rispetto della disciplina relativa alla protezione dei dati personali;
  9. ad effettuare una valutazione analitica della possibile relazione causale tra gli istituti del decentramento produttivo, tra cui la subfornitura, il subappalto, e il distacco, da una parte, e l’eventuale abbassamento della soglia delle condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro, dall’altra;
  10. a promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro in riferimento ad ogni livello di istruzione e formazione, prevedendo altresì il coinvolgimento, con apposite attività formative, delle classi docenti e l’eventuale l’introduzione di un insegnamento ad hoc”.

Il Senato della Repubblica considera altresì la necessità di individuare un nuovo approccio strategico alla prevenzione degli infortuni sul lavoro, rilevando la necessità che in sede parlamentare sia svolta una valutazione analitica sull’organicità, esaustività e attualità della normativa di cui al testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, sulla presenza di eventuali lacune normative da colmare in relazione a specifici settori produttivi (riguardo le riflessioni sull’esaustività del TUSL si consiglia la lettura della recente intervista a S. Massera e D. Marmigi pubblicata su INSIC).

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha dichiarato: “la mozione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro assume un significato particolare all’indomani dell’incidente di Brandizzo che ha scosso tutti noi e ha provocato un grandissimo dolore alle famiglie delle vittime, alle quali va il nostro pensiero e vicinanza che voglio esprimere anche nei confronti dei lavoratori del comparto ferroviario presenti oggi e ai familiari degli operai che hanno perso la vita a causa dell’esplosione in una fabbrica a Casalbordino”.

Calderone ha poi sottolineato l’importanza della messa in atto delle previsioni contenute nel documento approvato: “quello che si deve fare è attuare al più presto tutte quelle che sono poi le previsioni che sono state inserite nella mozione che al Senato tutti i gruppi parlamentari hanno presentato congiuntamente. Io credo che sia stata veramente una dimostrazione di unità, al di là di quelli che sono ovviamente posizionamenti politici, dei singoli, dei singoli partiti, dei singoli gruppi parlamentari. Lì c’è stata una comune accettazione della consapevolezza che chiunque ha un ruolo di responsabilità in tutti i settori del Paese deve fare di più”

 

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Posted 19.09.2023

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